Google Plus: cos’è e come funziona?

Google Plus

Google Plus, conosciuto anche come Google+, è stato un social network sviluppato da Google che ha cercato di sfidare le piattaforme più consolidate nel panorama dei social media.

Con la sua introduzione, Google ha cercato di creare una piattaforma unica che integrasse servizi esistenti e offrisse una nuova esperienza di condivisione online.

Questo articolo si propone di esplorare a fondo Google Plus, analizzando la sua nascita, il funzionamento della piattaforma e, infine, scoprendo che fine ha fatto.

Quando è nato Google Plus?

Google Plus è stato lanciato il 28 giugno 2011 con l’obiettivo ambizioso di competere con piattaforme sociali ben consolidate come Facebook e Twitter.

La sua nascita è stata accolta con grande attenzione e aspettative, considerando la vasta utenza di Google e la reputazione del marchio nel settore della tecnologia.

  1. Fasi iniziali del lancio:
    • Il lancio di Google Plus fu inizialmente limitato e accessibile solo su invito. Questo approccio mirava a creare un senso di esclusività e suscitare l’interesse degli utenti. Col passare del tempo, l’accesso fu reso disponibile al pubblico in generale.
  2. Caratteristiche chiave del lancio:
    • Google Plus si è distinto per alcune caratteristiche chiave, tra cui i “Circoli” che permettevano agli utenti di organizzare i loro contatti in gruppi, l’Hangouts che consentiva videochiamate di gruppo e “+1” come equivalente del “Mi piace” di Facebook.
  3. Integrazione con altri servizi Google:
    • Una delle strategie distintive di Google Plus era l’integrazione con altri servizi Google, come Gmail e Google Drive. Questo tentativo di fornire una piattaforma social che fosse più integrata e interconnessa con gli altri servizi Google.

Come si accede a Google Plus?

L’accesso a Google Plus era inizialmente possibile solo tramite invito, ma successivamente è stato aperto al pubblico generale. Ecco come gli utenti potevano accedere e utilizzare Google Plus:

  1. Creazione di un account Google:
    • Per accedere a Google Plus, gli utenti dovevano avere un account Google. Se già possedevano un account Gmail o utilizzavano altri servizi Google, potevano utilizzare le stesse credenziali.
  2. Accesso tramite l’interfaccia web o l’app mobile:
    • Gli utenti potevano accedere a Google Plus sia attraverso l’interfaccia web, accessibile da qualsiasi browser, che tramite l’app mobile dedicata disponibile su Android e iOS.
  3. Creazione del profilo e connessione con altri utenti:
    • Dopo l’accesso, gli utenti potevano creare il proprio profilo, aggiungere informazioni personali, foto e iniziare a connettersi con altri utenti. L’aspetto dei “Circoli” permetteva di organizzare i contatti in gruppi, consentendo una gestione più mirata delle relazioni online.
  4. Condivisione di contenuti:
    • La principale funzione di Google Plus era la condivisione di contenuti, simile a quanto avviene su altri social network. Gli utenti potevano pubblicare testi, foto, video e link, permettendo ai loro contatti di interagire attraverso il “+1” e i commenti.
  5. Partecipazione alle videochiamate Hangouts:
    • Un’altra caratteristica distintiva era la possibilità di partecipare alle videochiamate di gruppo tramite la funzione Hangouts, consentendo agli utenti di connettersi in tempo reale attraverso videoconferenze.

Che fine ha fatto Google Plus?

Google Plus ha subito una chiusura graduale e definitiva a partire dal 2019. Nonostante un inizio promettente, la piattaforma non è riuscita a competere con successo con altri social network più consolidati. Alcuni fattori chiave hanno contribuito al declino e alla decisione di Google di chiudere la piattaforma:

  1. Bassa adozione e coinvolgimento degli utenti:
    • Nonostante gli sforzi iniziali e il lancio in pompa magna, Google Plus non è riuscito ad attirare una base di utenti sufficientemente ampia. Molte persone preferivano rimanere fedeli a piattaforme sociali già consolidate.
  2. Problemi di privacy e sicurezza:
    • Nel 2018, è stato scoperto un bug di sicurezza che ha esposto le informazioni personali di milioni di utenti. Questo evento ha danneggiato ulteriormente la reputazione di Google Plus e ha accelerato il processo di chiusura.
  3. Concorrenza con altri servizi Google:
    • Alcune delle funzionalità di Google Plus, come i “Circoli”, sono state integrate in altri servizi Google. Questo ha reso la piattaforma meno unica e ha ridotto l’incentivo per gli utenti di utilizzarla come social network autonomo.
  4. Decisione di chiudere la piattaforma:
    • Di fronte alle sfide e alla mancanza di adozione, Google ha annunciato nel 2018 la decisione di chiudere gradualmente Google Plus. La piattaforma è stata resa accessibile solo per un periodo limitato per permettere agli utenti di esportare i propri dati prima della chiusura definitiva.

In conclusione, Google Plus è stato un esperimento significativo di Google nel campo dei social network, ma ha affrontato sfide insormontabili che ne hanno determinato la chiusura.

Nonostante la sua scomparsa, la sua breve esistenza ha contribuito a modellare ulteriormente il panorama dei social media, fornendo lezioni preziose su come le piattaforme devono adattarsi alle esigenze e alle preferenze degli utenti.